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La struttura del capello

Struttura e ciclo riproduttivo dei Capelli

La struttura del capello

La parte vitale del capello è una struttura a forma di sacco che si trova nello strato più profondo della pelle a circa 0.5 cm dalla superficie. E' il follicolo pilifero. In questo particolare alloggio si sviluppa il capello.
Per completare la fisiologia di questo annesso cutaneo è importante citare per le sue funzioni fisiologiche la ghiandola sebacea, responsabile della produzione del sebo, il muscolo erettore che contraendosi provoca il raddrizzamento del pelo (orropilazione) e i melanociti che hanno il ruolo di "colorare" la corteccia del capello con la produzione di melanina.
Concentrandoci sulle parti del capello possiamo distinguere:
- lo STELO o FUSTO. E' la parte visibile esterna al follicolo
- la RADICE. E' la parte non visibile immersa nel follicolo
- il BULBO. E' la parte vitale e più profonda che contiene le cellule germinative.
Perciò tagliare i capelli corti non porta ahimè all'irrobustimento della struttura perchè ciò che si taglia è solo la parte di stelo priva di qualsiasi attività vitale. Il vantaggio che si può avere è di altra natura, infatti in questo modo si può ridurre il trauma dovuto a spazzolature, trattamenti termici e lavaggi.
Il capello non può essere paragonato quindi ad una pianta che necessita di costanti "potature"!
Le cellule germinative del bulbo man mano che si riproducono spingono in superficie le cellule precedentemente formate, che perdono gradatamente la loro vitalità arricchendosi di un'importante proteina insolubile in acqua: la CHERATINA.
In questo processo le cellule diventano strutture rigide, atrofiche e prive di attività metabolica.
La cheratina conferisce resistenza nei confronti sia di agenti atmosferici come caldo, freddo, umidità e radiazioni solari, sia nei confronti di aggressioni esterne dovute a trattamenti chimici e inquinamento atmosferico.
La cheratinizzazione del fusto può essere alterata da carenze nutrizionali e/o difetti metabolici legati alla produzione di ormoni.
Queste situazioni possono determinare un anomalo processo di cheratinizzazione con conseguenti disfunzioni strutturali a carico dei nostri capelli.

Ciclo vitale dei capelli

Ma quanto vive un capello?
Chi di noi non si è mai preoccupato vedendo cadere sul piatto doccia i propri capelli destinati al tubo di scarico... ma spesso si tratta di normale turnover del ciclo vitale del capello.
Per dare un po' i numeri possiamo dire che in un giovane la quantità di capelli varia dai 90.000 ai 150.000 mentre scende a circa 80.000 con l'età.
Nel follicolo si alternano periodi di crescita e di riposo, ma vediamo in dettaglio come può essere suddiviso il ciclo di un nostro capello:
- fase di anagen o crescita: è caratterizzato da intensa attività delle cellule del bulbo e ha una durata diversa a seconda dei sessi. Nell'uomo è di circa 1000 giorni, nella donna può raggiungere anche i 5.000 giorni. Questo spiega la differenza di lunghezza dei capelli tra i due sessi.
- fase di catagen o diminuzione dell'attività: è la fase intermedia del processo vitale in cui inizia la cheratinizzazione e la progressiva perdita di vitalità della attività metabolica delle cellule della matrice.
- fase di telogen o riposo: si tratta dell'ultima fase durante la quale il capello, seppur morto, rimane ancorato al follicolo pilifero ancora per un po' di tempo. Se in questa fase si esercita una modesta trazione i capelli vengono tolti senza dolore.
Non ci si deve preoccupare se vi ritrovate parte della vostra chioma tra i denti del pettine: in realtà la parte germinativa è rimansta viva e vegeta in profondità del vostro cuio capelluto e pronta a iniziare un nuovo ciclo.
L'aspetto che ci differenza dagli altri mammiferi è proprio questo "ricambio" che nell'uomo avviene "a mosaico", vale a dire che ogni follicolo gestisce il proprio ciclo vitale in maniera indipendente da quelli vicini. Non si hanno quindi, fortunatamente, periodi di muta (in cui si ha massiccia perdita di pelo con cambio della pelliccia!).
Bisogna però dire che in determinati periodi dell'anno, tra cui autunno e primavera si avvertono delle "accelerazioni" del ciclo vitale del capello, che vengono definite dagli esperti come "effluvium stagionale fisiologico".

Valeria Zuliani

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